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Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali: cosa succederà dal 1° ottobre?

lentepubblica.it • 28 Settembre 2022

Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali 1° ottobreIl 1° ottobre cambieranno le regole sull’obbligo delle mascherine sui mezzi pubblici e negli ospedali: ecco cosa succederà.


Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali 1° ottobre: accantonato il Green Pass e l’obbligo di mascherine, nella maggior parte dei luoghi al chiuso (cinema, centri commerciali, uffici, musei), rimane il nodo degli ospedali e dei mezzi pubblici.

Come sappiamo infatti, fino ad oggi permaneva l’obbligo delle mascherine (addirittura FFP2) sui mezzi pubblici (autobus, treni, pullman) e nelle strutture ospedaliere (ospedali, ambulatori e Rsa), un obbligo che scadrà a fine mese.

Ma le cose potrebbero cambiare con l’inizio di ottobre: vediamo come.

Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali 1° ottobre: ecco cosa succederà

Il 30 settembre terminerà l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture ospedaliere. Sembra, infatti, che il Ministero della Salute non abbia intenzione di prolungarlo, con una nuova ordinanza.

Dal 1° ottobre, quindi, potrebbe terminare l’obbligo di mascherina per:

  • Bus;
  • Metro;
  • Treni;
  • Ospedali;
  • Ambulatori medici;
  • Rsa.

Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali 1° ottobre: il parere degli esperti

Obbligo mascherine mezzi pubblici e ospedali 1° ottobreSiamo di fronte al terzo autunno dallo scoppio della pandemia di Covid-19.

Dopo la campagna vaccinale e l’evidente ridimensionamento dell’emergenza, le misure sono state giustamente allentate, ma occorre non abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda i cittadini fragili.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano, ha detto:

“Siamo in una fase in cui in qualche modo si possono valutare e graduare le prescrizioni. Lo vedo anche sul treno, la gente è ormai stufa delle mascherine. Ce lo siamo guadagnati avendo una buona quota di vaccinati. Ma, nonostante la caduta delle restrizioni, l’appello per i soggetti fragili è sempre attuale, devono fare i richiami, dobbiamo essere pronti, e prepararci a pianificare nuovi scenari. È giusto graduare le misure a seconda dell’intensità di diffusione del Covid. E, in merito a questo attuale aumento di casi, speriamo sia solo un’onda di risalita e non una nuova ondata. Finita la campagna elettorale con i suoi toni accesi, ovviamente ora si dovranno affrontare i tanti problemi dell’Italia. In primis, importantissimo ovviamente, l’aspetto riguardante la gestione della salute. E in particolare un ‘fine pandemia’, diciamo così. Perché presumibilmente siamo in una fase di transizione fra la pandemia e l’endemia. Ed è una fase che necessiterà a mio avviso di una serie di interventi meno pesanti, meno difficili, e soprattutto supportati da dati scientifici”.

Mario Clerici, docente di immunologia dell’Università degli Studi di Milano, invece, ha detto:

“Nei due anni che abbiamo trascorso, la ‘santissima trinità’, mascherine-vaccino-Green Pass, è quella che ci ha permesso di venirne fuori. Adesso la pandemia sta praticamente finendo. Stiamo entrando in una fase endemica e quindi non c’è bisogno di queste misure estreme”.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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